Appello delle Associazioni: i Tartufai Bulgari hanno distrutto il Bosco di San Marco

Muzica: «I raccoglitori dall’estero, soprattutto bulgari, saccheggiano i boschi. Non hanno rispetto per l’ambiente, così il nostro ecosistema è in pericolo»

Come se non bastasse il naturale depauperamento dei boschi, dovuto soprattutto alle estati sempre più povere di pioggia, ora ci si mettono di mezzo anche i predatori del tartufo arrivati dall’estero. L’allarme viene lanciato dall’ associazione dei tartufai “Istra” che chiede «l’immediato intervento delle competenti istituzioni dello Stato» per fermare quello che definisce «il saccheggio del Bosco di San Marco ai piedi di Montona e delle altre superfici boschive nella penisola»

.«Già da qualche anno a questa parte – ha affermato al Glas Istre il presidente della suddetta , Darko Muzica – arrivano in Istria tartufai stranieri, soprattutto bulgari, ingaggiati da qualcuno che poi contrabbanda i tartufi all’estero ricavando grossi guadagni». «Quello che fa male al cuore – cosi ancora Muzica – è che questi raccoglitori non hanno alcun rispetto per l’ambiente naturale. Scavano senza il rispetto delle regole senza poi ricoprire le buche

«Secondo noi – cosi Muzica – ai tartufai stranieri non dovrebbero venir rilasciati i permessi e non solo per la raccolta dei tartufi, ma anche per la semplice entrata nei boschi». «Siamo noi tartufai istriani – aggiunge il presidente del sodalizio – ad avere cura dei boschi, curando le sorgenti e i corsi d’acqua e salvaguardando la vegetazione in modo tale da non rompere il delicato ecosistema dei boschi basato sulla simbiosi.