Alba non ha paura della guerra ai tartufi – 1965

Alba non ha paura della guerra ai tartufi – 1965

Alba non ha paura della guerra ai tartufi – Intervista a Giorgio Morra, il «re dei tartufi» – Dice: «Il problema non tocca il Piemonte, per ora; ma bisognerà stabilire prezzi competitivi nell’esportazione del tuber»

Alba, 14 aprile 1965
« Alba non teme la guerra ai tartufi » Così ha dichiarato stasera Giorgio Morra commentando la notizia, comparsa stamane su La Stampa che riferiva come in Svezia una ditta abbia lanciato un « surrogato » del tartufo — molto meno costoso che ha ridotto praticamente a zero le vendite del prodotto Italiano.

Alba, come è noto, si trova al centro di una zona tipica produttrice di pregiati tartufi bianchi e l’esportazione è diretta in quasi tutti i Paesi del mondo. Giorgio Morra, «re dei tartufi», ha dichiarato: «Praticamente questo problema non tocca affatto il tartufo bianco di Alba, mentre invece è di massima importanza per i tartufi neri del Mezzogiorno d’Italia. Infatti la Svezia è in massima parte importatrice di tartufi neri».
Per quanto riguarda l’esportazione in generale, il «re dei tartufi» ha detto che si è notato in questi ultimi due anni una riduzione, dovuta all’alto prezzo dei tartufi Italiani in genere. L’aumento di prezzo è stato riscontrato soprattutto nel tartufo nero: primo, a causa delle restrinzioni della raccolta attuate nelle varie zone del Mezzogiorno; secodo, per la concorrenza francese, spagnola e jugoslava che soppianta agevolmente il tartufo nero italiano con bassi prezzi resi possibili soprattutto dalla libertà di raccolta.
«La Jugoslavia – ha proseguito il signor Morra – ha liberalizzato (anche se può sembrare strano) la raccolta del prezioso tuber in tutto il territorio, mentre nel Mezzogiorno d’Italia non si possono raccogliere tartufi se non si paga l’affitto del territorio al comune od anche a privati proprietari del fondo».
Secondo quanto ha soggiunto l’intrvistato, il problema verrà ampiamente dibattuto nel corso del congresso internazionale del tartufo che si terrà a Spoleto nella primavera del 1966. Si spera che dal congresso escano provvedimenti a favore della raccolta del tartufo, al fine di moderare i prezzi e portarli, con maggior produzione, a livelli competitivi in campo internazionale. In questo modo si potrebbe combattere le sofisticazioni del prodotto perchè gli importatori, ad un equo prezzo, troverebbero conveniente l’acquisto del prodotto genuino.

G.F.

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