Il tartufo prodotto agricolo: «è solo questione di tempo» – Bruxelles

Il tartufo prodotto agricolo: «è solo questione di tempo» – Bruxelles

Il tartufo prodotto agricolo – Continua a Bruxelles la battaglia sul tartufo. Dopo essere riusciti a costringere l’Italia ad abbassare l’Iva sul prodotto dal 22% al 10%, tengono alto il pressing in Ue perché l’Italia riconosca al pregiato fungo la natura di “prodotto agricolo spontaneo”.

“La situazione potrebbe cambiare nei prossimi mesi grazie a un emendamento della legge di bilancio, per questo crediamo sia molto importante l’azione della commissione Petizioni” che dovrebbe scrivere alle autorità italiane per mantenere alta la pressione, ha chiesto in aula Mauro Carbone, direttore del Centro nazionale di studi sul tartufo. Una richiesta accolta dalla commissione del Parlamento europeo, che nelle prossime settimane invierà una lettera all’Italia.

Il non riconoscimento del tartufo come prodotto agricolo spontaneo ha come conseguenza, oltre a un regime di tassazione più elevato, anche la sua esclusione dalle sovvenzioni della Politica agricola comune Ue. Attenzione però a non pensare che il cambiamento dello status del tartufo porti con se un’automatica riduzione dell’Iva, ha avvertito un rappresentante della Commissione Ue che ha partecipato al dibattito.

“All’Italia non interessa”, ha risposto l’europarlamentare Alberto Cirio (FI), “l’Iva al massimo sarà una conseguenza, ma se un tartufo è un prodotto agricolo a Bruxelles lo dovrebbe essere anche a Roma”.

Fonte: Ansa

Chi è Alberto Cirio?

Laureato in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Torino, ha iniziato la sua carriera politica candidandosi come consigliere comunale di Alba alle elezioni amministrative del 1995 tra le file della Lega Nord: ottenne 100 preferenze e fu il primo dei non eletti, ma venne nominato vicesindaco il 4 maggio di quell’anno e rimase in carica fino al 25 ottobre 1997. Il 15 aprile 1998, a seguito delle dimissioni di un consigliere leghista, entrò in consiglio comunale.

Dal 1999 al 2004 è ancora vicesindaco di Alba; successivamente passa dalla Lega Nord a Forza Italia, con cui è eletto consigliere comunale nel 2004 con 941 voti di preferenza. Nominato per la terza volta vicesindaco del comune cunese, si candida per la prima volta nel Consiglio Regionale del Piemonte nel 2005 risultando eletto con 10.880 preferenze; di conseguenza, decade dall’incarico nella giunta comunale.

Durante la sua militanza politica ad Alba, città in cui risiede, ha ricoperto inoltre i seguenti incarichi: vicepresidente del Comitato regionale Forza Italia Piemonte; delegato alle attività dei Club Forza Silvio; assessore al turismo; Vicepresidente dell’Ente Turismo Alba, Bra, Langhe e Roero; Presidente dell’Ente Fiera Nazionale del Tartufo Bianco d’Alba (dal 2003 al 2010); responsabile, fino al 2005, del progetto “Nuova D.O.C. Alba”; vicepresidente dell’Albese Calcio e presidente del Centro Ricreativo Bocciofila di Alba.

Ricandidato alle Elezioni regionali in Piemonte del 2010 con il Popolo della Libertà nella circoscrizione di Cuneo, risulta eletto ottenendo 14.527 preferenze, venendo poi nominato assessore regionale all’istruzione, Turismo e Sport.

Candidato alle elezioni europee del maggio 2014, è eletto nelle fila di Forza Italia nella circoscrizione Italia nord-occidentale con 35.388 voti.

Fonte: Wikipedia