Noi cacciatori vittime della guerra tra tartufai, i loro cani hanno la museruola!

La notizia è di alcune settimane fa, ma è giunta a noi solo oggi.  Sul quotidiano armietiro.it è stato pubblicato un articolo in risposta al presidente di asso tartufai, Riccardo Germani, che in un intervista ha dichiarato:

“come si fa a dire che sono stati i tartufai piuttosto che un residente a cui dà fastidio che si vada lì? O un cacciatore che tenta di avvelenare i predatori?”.

In riferimento ai casi di avvelenamento balzati alla cronaca all’inizio dell’anno. La risposta non si è fatta attendere e non è stata affatto diplomatica : Siamo noi cacciatori ad essere vittime della guerra tra tartufai!

Riportiamo alcuni dei punti più salienti

Da molto tempo, i cacciatori con il cane sanno di queste storie e tremano ogni volta che sciolgono i propri ausiliari, per la possibilità che trovino un boccone avvelenato. Ma da dove arrivano questi bocconi letali?

È un fatto che i cercatori di tartufi abbiano ultimamente aumentato i propri numeri, frequentando sempre più spesso le macchie e i boschi.

Stranamente, al contrario di tutti i cani da caccia, i loro cani per la ricerca dei preziosi tartufi sono sempre equipaggiati con museruole blindate, costruite con lo stesso tipo di rete delle maschere da scherma.

 

Ovvero a maglia fittissima. Perché, ci hanno spiegato, i bocconi avvelenati sono fatti anche con lo stracchino che, purtroppo, il cane riuscirebbe a mangiare attraverso museruole di tipo standard. Non parliamo poi di molti bocconi fatti con Wurstel pieni di chiodi o vetri, che decretano una fine di una sofferenza inaudita ai nostri poveri malcapitati compagni. Tutto questo accade (ma è ovvio che non si possa generalizzare, in quanto ci sono anche persone totalmente estranee) perché ormai la ricerca dei tartufi è diventata, per molti, una propria e vera guerra.

chi è cacciatore non ha interesse ad avvelenare predatori in un parco, come in tanti altri, ben sapendo che non ci potrà mai entrare a caccia. Per cui cosa lo farebbe a fare? Oltretutto i cacciatori nei parchi non possono entrarci neanche disarmati e con il cane al guinzaglio, pena pesanti multe. I tartufai, al contrario, hanno il potere di entrare ovunque, nei parchi e zone protette, con cani sciolti, senza che nessuno dica nulla.

L’aspetto più paradossale è che spesso gli organi di informazione, che da un lato sono sempre pronti a denigrare il rapporto tra il cacciatore e il suo cane, spesso dall’altro esaltano il legame esistente tra il cercatore di tartufi e i suoi cani.