Tartufaie devastate : Cinghiali o Zappatori?

Tartufaie devastate : Cinghiali o Zappatori?

Tartufaie devastate – La raccolta del tartufo scorzone (Tuber Aestivum) inizia a Giugno stando a quando dicono i calendari, ma in realtà personaggi senza scrupoli si aggirano per i boschi muniti di zappa già dai primi mesi dell’anno (Gennaio/Febbraio), quindi migliaia di appassionati trovano ettari e ettari di tartufaie distrutte. Ma non c’è sempre la mano dell’uomo dietro a questi misfatti. Molte volte è “colpa” dei cinghiali, ed è quasi sempre difficile comprendere se siano stati gli uni o gli altri, per questo motivo oggi cercheremo di capire se ci troviamo difronte ad una aratura umana o a delle “grufolate”, fatte col grifo per cercare i tartufi nel terreno.
La difficoltà  è soprattutto nello stimare esattamente la data a cui potrebbero risalire questi scavi in base al colore del terreno, che può essere però rinvigorito dalla semplice rugiada. Dalla profondità di questi scavi si può inoltre intuire la mole dei selvatici.

In caso di passaggio  in terreni erbosi, lo schiacciamento dell’erba farà da spia, tanto più sarà schiacciata, quanto più di recente sarà avvenuto il passaggio. Al contrario, screpolature presenti all’interno di orme lasciate nel fango stanno ad indicare  la vecchiaia delle impronte.

  • I cinghiali maschi adulti lasciano sul terreno orme rotondeggianti e con zoccoli poco aperti,
  • le femmine al contrario lasciano orme appuntite e divaricate anteriormente.

In caso di stagione siccitosa, più che alle orme, potremmo affidarci alle pozze d’ acqua o fango in cui i cinghiali sono soliti immergersi per liberarsi dai parassiti e refrigerarsi. Nei paraggi si troveranno alberi umidi e scortecciati dagli strofinamenti che i cinghiali avranno compiuto per pulirsi. La torbidezza delle acque di queste pozze e l’umidità del fango lasciato e anche i tagli lasciati dalle zanne sui tronchi, usati per pulirle ed affilarle potranno indicare  il recente passaggio dei cinghiali.

 Le Impronte:

Le impronte misurano circa 11,5×8 cm (Speroni inclusi) nei maschi adulti.
La forma e la dimensione le rendono spesso riconoscibili.

 Trottoio:

L’abitudinarietà che contraddistingue le specie nei tragitti di spostamento produce i cosiddetti Trottoi.

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 Insogli:

Di norma, vengono realizzati in pozze con acqua ferma e fangosa. I “Bagni di fango” hanno due funzionalità: Coadiuvare la termoregolazione e facilitare la liberazione dai parassiti cutanei.

 Grattatoi:

Di norma, sono situati nelle immediate vicinanze degli insogli. Vengono frequentati abitualmente dai cinghiali, che vi si strofinano per liberarsi del fango in cui sono “intrappolati” i parassiti cutanei.

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 Grufolate:

Provocate dall’attività alimentare del cinghiale quando cerca i tartufi o le radici.
Si presentano come vere e proprie arature del terreno, di profondità fino a 40 cm ed estensione anche di alcune decine di metri quadri.

 Escrementi: 

Presentano forma tondeggiante od allungata ed hanno un diametro di 3-5cm.
Non essendo il cinghiale un ruminante, nelle feci si riconoscono frammenti non completamente digeriti di origine vegetale.

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Fonti: all4shooters – Dott. Egidio Mallia